28 maggio 1944
Ore 11:02
Le sirene antiaeree montate sulla torre civica di via Gioberti si attivano all’improvviso, annunciando con il loro ululato l’imminente arrivo di un attacco aereo.
Dopo pochi minuti cento bombardieri B24 sorvolano la città, e sopra ai rioni Belvedere, Isola e Canadà sganciano 324 bombe che in cielo formano un tappeto così fitto che ci si potrebbe camminare sopra.
Ovunque la terra trema, sconquassata da boati assordanti. In pochi secondi rimangono uccise 19 persone, oltre 90 ferite, e decine di abitazioni vengono distrutte. È il terzo e più sanguinoso dei cinque bombardamenti che colpiscono il capoluogo durante la seconda guerra mondiale.
Tracce di guerra 1940–1945 - Obiettivo Vercelli! è la documentazione storica e fotografica di questi eventi e degli oltre quaranta rifugi antiaerei disseminati nel sottosuolo, dei due campi di prigionia allestiti in città, e delle vittime seppellite dalle bombe, colpite dai proiettili o portate via dalla più letale delle armi: l’odio.
Visita il rifugio
Il 28 maggio i rifugi antiaerei di Palazzo INA e Piazza Cavour saranno aperti al pubblico.
Grazie alla disponibilità dei volontari de La Rete, potrai rivivere la triste esperienza dei bombardamenti, in una ricostruzione altamente fedele dell'ambiente dell'epoca.
Il 29 maggio la torre civica di via Gioberti, per la prima volta dal medioevo, aprirà la sua porta al pubblico. All’interno troverai documenti, tavole e fotografie che illustrano la storia della più antica costruzione civile oggi esistente a Vercelli.
L'evento è gratuito.
Guarda i documenti
La passione ha portato gli organizzatori a raccogliere numerosi documenti e testimonianze, che hanno permesso di ricostruire la storia e il vissuto di quegli anni difficili.
Nello spazio espositivo del Museo Camillo Leone saranno anche esposti i frammenti delle bombe che hanno colpito Vercelli e un modello su grande scala di un bombardiere B17 Flying Fortress.